Quando ho iniziato a giocare a Cinemaster Cinema Simulator, non sapevo esattamente cosa aspettarmi. L’idea di gestire un cinema mi sembrava curiosa, quasi affascinante — tra popcorn, proiezioni e clienti impazienti. Ma dopo qualche ora, il sogno si è trasformato in routine. E non quella confortante, ma quella noiosa, che ti fa controllare l’orologio più spesso di quanto interagisci col gioco.
Cinemaster Cinema Simulator è un videogioco gestionale sviluppato da Overload Games, con uscita prevista su Steam il 27 marzo 2025. Disponibile solo per PC, il titolo offre una modalità single player in cui il giocatore deve gestire e far crescere il proprio cinema.
Sembra intrigante, vero? Purtroppo, le apparenze ingannano.
Un simulatore di cinema con poco da dire
Fin dal primo minuto, Cinemaster Cinema Simulator mostra i suoi limiti. Non c’è una storia, nessuna introduzione cinematografica (ironia della sorte). Si inizia semplicemente dando un nome al proprio cinema e seguendo un tutorial basilare che spiega come programmare film, vendere snack e gestire i clienti.
Il gameplay si basa su un loop ripetitivo: scegli i film (con nomi comici come “Johnny Sick”), imposti gli orari delle proiezioni, rifornisci frigo e scaffali, e servi i clienti. Il problema? Questo ciclo non cambia mai. Anche dopo ore di gioco, le attività restano identiche, prive di variazioni o eventi dinamici.
Gestione lenta e monotona: un cinema che non evolve
Uno degli aspetti più deludenti del gioco è la progressione lenta e poco gratificante. Con il passare del tempo, puoi sbloccare nuove decorazioni, assumere personale e ampliare l’offerta cinematografica. Ma tutto richiede troppo tempo e le ricompense non sono mai entusiasmanti. Peggio ancora: alcune meccaniche sembrano inserite solo per rallentare il giocatore. Il frigo che si rompe se lasciato aperto, per esempio, è più fastidio che sfida.
La gestione delle scorte avviene tramite un tablet, ma devi ordinare tutto dal negozio accanto. È una scelta discutibile, che aggiunge passaggi inutili e non migliora l’esperienza.
Grafica povera e design spoglio
Dal punto di vista tecnico, Cinemaster Cinema Simulator non riesce a tenere il passo nemmeno con altri simulatori low budget. La grafica è essenziale, con ambienti vuoti e personaggi stilizzati, quasi come se il gioco non fosse stato completamente renderizzato. Le texture sono piatte, le animazioni rigide, e la sensazione generale è quella di un titolo ancora in fase di sviluppo.
A peggiorare il quadro, c’è il ricorso evidente all’intelligenza artificiale per creare i poster dei film. Un uso che risulta freddo e poco ispirato, e che contribuisce alla mancanza di personalità del gioco.
Musica assente e atmosfera inesistente
La colonna sonora è praticamente inesistente. Qualche effetto sonoro qui e là, ma nulla che riesca davvero a creare atmosfera. Per un gioco ambientato in un cinema, dove il sonoro dovrebbe essere parte integrante dell’esperienza, è un’occasione completamente mancata.
Vale la pena giocare a Cinemaster Cinema Simulator?
Dopo circa tre ore di gioco, ho chiuso il simulatore senza alcun rimpianto. Il titolo manca di varietà, originalità e ritmo. Le meccaniche sono piatte, ripetitive e fin troppo diluite. E la sensazione generale è che il gioco sia stato costruito per prolungare artificialmente la durata, giusto quel tanto da superare il limite di due ore per richiedere il rimborso su Steam.
Conclusione: un’occasione sprecata per gli amanti dei giochi gestionali
Cinemaster Cinema Simulator aveva un potenziale reale. Il mondo dei gestionali è pieno di perle, e l’idea di gestire un cinema era originale e poco esplorata. Ma il risultato è un gestionale noioso, tecnicamente povero e privo di contenuti coinvolgenti. Non c’è trama, non c’è atmosfera, non c’è innovazione.
Lo consiglio solo a chi ama i simulatori in modo quasi maniacale, e anche in quel caso… magari durante i saldi.